Cosa è un prisma
Un prisma è un mezzo ottico formato da due facce piane non parallele tra loro, una base e uno spigolo. La faccia su cui arriva il raggio luminoso si chiama faccia di incidenza, mentre quella da cui il raggio esce si chiama faccia di emergenza.
Il prisma devia sempre il raggio che lo attraversa verso la sua base, mentre l’ immagine prodotta è deviata verso il vertice, inoltre, se viene attraversato da un raggio policromatico, lo scompone nelle sue singole radiazioni.
Le lenti prismatiche vengono usate per i soggetti strabici o con forie notevoli. Il prisma si usa anche nei sistemi ottici come i periscopi ed è possibile accoppiare più prismi insieme.
Talvolta nei sistemi ottici i prismi sono accoppiati, cioè uniti. I due tipi principali di accoppiamento dei prismi sono lo spigolo-base e lo spigolo-spigolo.
Se i due prismi hanno lo stesso indice di rifrazione si comportano come un prisma unico, che si definisce prisma risultante.
Nel caso di un accoppiamento spigolo-spigolo la deviazione prismatica totale è uguale alla somma delle deviazioni prodotte dai due prismi, sempre verso le loro basi.
Nel caso di un accoppiamento spigolo-base la deviazione prismatica va verso la base del prisma con l’ angolo al vertice maggiore.
Se gli questi angoli sono uguali la coppia di prismi si comporta come una lamina, cioè non devia la luce e l’ immagine ma le trasla entrambe.
Se gli indici di rifrazione dei due prismi sono diversi, non possiamo più considerarli come un prisma unico, perciò teniamo conto delle singole deviazioni prodotte da ciascun prisma per ricavare quella totale.

Gli effetti prismatici della lente
Immaginiamo la lente positiva come due prismi uniti dalle basi e una lente negativa come due prismi uniti ai vertici. Il punto di unione dei prismi corrisponde al centro ottico della lente.
Se la lente è decentrata rispetto all’ asse visivo del soggetto, cioè se il centro ottico e l’ asse visivo non coincidono, si crea un effetto prismatico indotto.
In questo caso il raggio viene deviato verso la base del prisma che attraversa, di conseguenza le immagini viste sono spostate nella direzione del vertice.
Perciò le lenti positive e quelle negative creano effetti prismatici opposti, sia che vengano decentrate verso il naso o verso la tempia.
L’ effetto prismatico si misura in diottrie prismatiche e si ricava dalla formula di Prentice. Il suo valore dipende dal potere ottico della lente e dal suo decentramento rispetto all’ asse ottico.
L’ uso dei prismi nell’ ottica oftalmica serve per spostare le immagini sulla retina, per far ruotare l’ occhio di un dato angolo in una data direzione oppure per non farlo ruotare.
Le lenti prismatiche
Le lenti prismatiche servono a compensare una foria o una tropia. La foria è una deviazione oculare latente che viene compensata dalle riserve fusionali del sistema visivo, perciò si può notare solo nella visione dissociata e non in quella binoculare.
La tropia è una deviazione oculare manifesta, chiamata anche strabismo, causata da un malfunzionamento dei muscoli che ruotano il bulbo oculare.
La compensazione di una foria richiede uno sforzo che nel tempo può provocare un affaticamento visivo e uno sfocamento momentaneo della vista.
La soluzione, oltre agli esercizi ortottici prescritti dall’ ortottista, può essere una lente prismatica per ridurre lo sforzo fusionale.
Nel caso di una tropia usiamo sicuramente le lenti prismatiche, che devono seguire un orientamento preciso. La lente prismatica è una lente con una gradazione ottica che può essere miope, ipermetrope o astigmatica, a cui viene aggiunto un prisma.
Il potere del prisma rappresenta la sua capacità di deviare la luce verso la sua base e si misura in diottrie prismatiche.
Per stabilire l’ orientamento del prisma facciamo riferimento alla sua base. Lo spessore di una lente prismatica è maggiore in corrispondenza della base del prisma.
Per contenere lo spessore della lente scegliamo il materiale con l’ indice di rifrazione più adatto rispetto al potere ottico e al prisma, con lo scopo di ottenere delle lenti sottili e leggere.
Le lenti prismatiche possono essere anche progressive, non solo monofocali, e in questo caso bisogna essere molto precisi nella scelta del tipo e della geometria della lente e dei parametri di centratura e montaggio.
Eventuali errori creano degli effetti prismatici indotti che restringono le aree di visione funzionali delle lenti e riducono parecchio il comfort di utilizzo.
I trattamenti per le lenti prismatiche
Su una lente prismatica possiamo applicare gli stessi trattamenti delle lenti classiche.
Ciò significa che possiamo farle indurite, antiriflesso, con il filtro contro la luce blu e anche con il filtro contro i raggi ultravioletti. Inoltre la lente prismatica esiste anche fotocromatica o da sole.
Il costo delle lenti prismatiche
Il prezzo della lente prismatica è dato dal prezzo della lente scelta a seconda del materiale, del trattamento e dell’ eventuale colorazione, più il prezzo del prisma.
Il costo finale è superiore rispetto a quello di una lente tradizionale equivalente.
I prismi per l’ ipovisione
I prismi sono usati anche nell’ ipovisione, per migliorare alcune abilità visive dei soggetti ipovedenti.
Gli ipercorretivi prismatici sono ausili ottici con un’ iper addizione per la lettura e dei prismi che aiutano la convergenza degli occhi.
I prismi di Fresnel si usano per espandere il campo visivo dell’ ipovedente quando c’è un’ emianopsia.
In questo modo il soggetto può percepire gli eventuali ostacoli intorno.
Se la fovea non funziona e abbiamo una scotoma assoluto, usiamo i prismi per portare le immagini nel locus retinico preferenziale, cioè nell’ area extrafoveale migliore più vicina.
Se lo scotoma è relativo non servono le lenti prismatiche per la fissazione eccentrica.
Gli ausili ottici prismatici possono essere usati anche con le lenti fotoselettive specifiche per l’ ipovisione.
Questi filtri selettivi tagliano determinate radiazioni luminose, lavorando sul contrasto delle immagini e sulla protezione oculare.
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Salve chiedevo se esistono LAC prismatiche per maculopatia (stargardt). In caso negativo chiedevo se gli occhiali con le lenti prismatiche si possono anche fare sottili. Grazie
Buonasera, innanzitutto mi scuso per il notevole ritardo nella risposta, ma purtroppo mi arrivano centinaia di commenti spam che nascondono quei pochi commenti utili. Spesso cancello gli spam arrivano in continuo, creando confusione e impedendomi di trovare le domande degli utenti. Di lenti a contatto prismatiche per maculopatia non ne ho mai sentito parlare, quindi non posso darle una risposta certa. Gli occhiali con le lenti prismatiche si possono fare più sottili scegliendo un materiale ad alto indice di rifrazione per ridurre e contenere lo spessore delle lenti.