Cosa sono le lenti bifocali
Le lenti bifocali sono lenti fatte da un’ ampia zona graduata per vedere da lontano e da una lunetta con il potere necessario per leggere.
Il termine bifocale significa che la lente ha due gradazioni, cioè ha due fuochi immagini, uno per ognuna delle sue due zone, a differenza di quella monofocale.
Poiché la lente funziona per due distanze diverse, si capisce che le due aree focalizzano la luce in modo diverso per consentire di vedere bene da lontano e da vicino.
A seconda della distanza di visione richiesta, l’ occhio passa da una zona all’ altra.
La maggior parte della lente è occupata dalla zona con il potere per lontano, mentre la lunetta graduata per vicino occupa una piccola porzione in basso.
Le lenti bifocali servono per correggere un’ ametropia, che può essere la miopia, l’ ipermetropia o l’ astigmatismo, e per risolvere la presbiopia.
Infatti, mentre un individuo non presbite non ha ragione di usare questo tipo di lenti, il presbite ametrope può compensare i due problemi con una sola lente, quindi con un solo paio di occhiali.
Le lenti bifocali esistono anche in versione da sole colorate.

Tipi di lenti bifocali in base al materiale
Le lenti bifocali esistono sia di vetro che di materiale plastico ed entrambi i materiali esistono in indici di rifrazione diversi.
Per la leggerezza e lo spessore delle lenti bifocali valgono le stesse considerazioni fatte per le lenti monofocali, cioè ad un indice più alto corrisponde una lente più sottile e leggera.
La scelta del materiale e dell’ indice di rifrazione dipende dal potere delle lenti.
Le lenti bifocali di vetro resistono di più ai graffi ma sono più pesanti e se cadono rischiano di rompersi, quelle di materiale plastico sono infrangibili e più leggere ma si graffiano più facilmente.
Tipi di lenti bifocali in base alla lunetta
Le lenti bifocali differiscono tra loro in base al tipo di lunetta per vicino.
Il primo tipo di lente bifocale, chiamato “Executive” ha una lunetta molto grande che prende tutta la parte bassa della lente, dal lato nasale a quello tempiale.
Questo tipo è piuttosto raro e di solito si preferiscono altri tipi.
Il secondo tipo, molto più utilizzato, ha una lunetta posta nella zona bassa nasale della lente, che ha la forma di un mezzo disco, con il margine alto che può essere piatto o curvo.
Questi due tipi di lenti bifocali si dicono “a unghia” o “a scalino”. In base alla costruzione della lente e della lunetta l’ unghia può essere visibile o invisibile.
Invece le lenti bifocali definite “a circoletto” sono costruite in due versioni, una monoblocco, cioè una lente con lo stesso indice di rifrazione ma con un raggio di curvatura diverso nell’ area per vicino, l’ altra a disco fuso, cioè stesso raggio di curvatura in tutta la lente bifocale ma con l’ indice di rifrazione diverso nell’ area per vicino.
In questo caso nella lente viene inserita una pasticca con un indice di rifrazione maggiore. Comunque, tranne le lenti bifocali “Executive”, la zona per vicino è sempre in basso nel lato nasale.
Lenti bifocali fotocromatiche
Una lente bifocale si può avere anche fotocromatica, cioè chiara negli ambienti interni e scura all’ aperto. Il fotocromatismo è disponibile sia nelle lenti di vetro sia in quelle di materiale organico.
I colori sono i classici grigio, marrone e verde. La lente bifocale fotocromatica offre una protezione dalla luce intensa e dai raggi ultravioletti ed è ideale per chi legge all’ aria aperta, come al mare, in giardino o nel parco.
Le tecnologie fotocromatiche moderne rendono veloce e affidabile il passaggio dalla fase chiara a quella scura e viceversa.
Lenti bifocali da sole
Le lenti bifocali possono essere anche da sole. Una lente da sole bifocale è strutturata come una normale ma viene colorata ed è possibile scegliere tra vari colori e tonalità, più scure o più chiare. In questo modo otteniamo un occhiale da sole correttivo.
Gradazione delle lenti bifocali
In base all’ ametropia del soggetto le lenti bifocali sono positive o negative. Le bifocali positive si usano per l’ individuo ipermetrope e quelle negative si usano per il miope.
L’ occhiale bifocale può compensare anche l’ astigmatismo usando lenti bifocali toriche.
Il potere della lunetta per vicino è sempre più positivo, o meno negativo, rispetto alla gradazione della zona per lontano ed è calcolato sulla distanza di lettura del portatore.
Vantaggi e svantaggi delle lenti bifocali
Le lenti bifocali nascono per soddisfare la necessità di vedere bene da lontano e da vicino con un solo paio di occhiali, ma hanno dei pro e dei contro.
Il vantaggio consiste nella comodità di usare sempre un paio di occhiali, senza dovere togliere e mettere in continuo quelli da lontano e quelli da vicino.
Capite bene che un occhiale bifocale è un occhiale per il presbite ametrope, cioè per un soggetto che vede male da vicino a causa della presbiopia e che vede male da lontano per un’ ametropia, che sia la miopia, l’ ipermetropia o l’ astigmatismo.
Lo svantaggio delle lenti bifocali è quello di avere a disposizione solo due distanze di utilizzo, il lontano e la lettura.
Infatti tutte le distanze intermedie non sono compensate da questo tipo di lenti, quindi, ad esempio, il computer può essere visto offuscato perché è ad una distanza intermedia e non viene messo a fuoco ne dalla zona per lontano ne dalla lunetta.
Oggi la visione è molto dinamica e l’ occhiale bifocale è diventato insufficiente.
Un altro svantaggio è il salto d’ immagine, cioè lo spostamento dell’ immagine quando si passa dal lontano al vicino e pure la differenza d’ ingrandimento tra la lente e la lunetta è fastidiosa.
La differenza tra le lenti bifocali e le lenti progressive sta nel fatto che queste ultime compensano tutte le distanze di visione e il passaggio tra le varie zone è fluido e confortevole.
In conclusione possiamo dire che le lenti multifocali sono migliori delle bifocali.