Cosa sono le lenti fotocromatiche
Le lenti fotocromatiche sono lenti da vista che hanno la capacità di scurirsi all’ aperto. Queste lenti sono chiare negli ambienti chiusi o di sera, mentre diventano scure di giorno sfruttando gli ultravioletti presenti nella luce.
Un occhiale fotocromatico è molto versatile e dinamico e si adatta bene in quasi tutte le situazioni.
Di solito gli occhiali fotocromatici sono occhiali monofocali per vedere bene da lontano, oppure sono occhiali progressivi o occhiali per lontano con lenti a supporto accomodativo.
Quasi mai sono occhiali per leggere o per vedere bene da vicino e nell’ intermedio, anche se volendo è possibile farli anche in questa versione.
La capacita delle lenti di scurire e schiarire distingue l’ occhiale fotocromatico dagli occhiali da vista e da sole classici.

Il fotocromatismo
Il fotocromatismo di una lente è la capacità di diventare scura all’ aperto e tornare chiara negli ambienti chiusi grazie a una reazione chimica dei pigmenti fotocromatici della lente con la luce solare, in particolare con i raggi ultravioletti.
All’ esterno, l’ ultravioletto eccita le molecole dei pigmenti che si colorano e scuriscono la lente, mentre al chiuso la reazione cessa e la lente torna chiara.
Le lenti fotocromatiche esistono da molti anni, ma nel tempo sono assai migliorate nelle loro prestazioni.
Le prime lenti scurivano poco e non erano mai chiare nemmeno al chiuso, inoltre il passaggio chiaro-scuro e viceversa era lento.
Queste lenti venivano influenzate anche dalla temperatura ambientale, da cui dipendevano le loro prestazioni. Oggi questi problemi sono stati risolti e le lenti fotocromatiche sono comode e affidabili.
Le lenti fotocromatiche di vetro
Le lenti fotocromatiche di vetro usano l’ alogenuro d’ argento, un sale dell’ argento, come reagente.
Fino a un potere di +4 o -4 diottrie il pigmento fotocromatico è inserito nella lente al momento della costruzione e si dice colorazione in massa o in pasta.
Oltre le 4 diottrie questo metodo non va bene, perché il fotocromatismo si concentra nelle zone più spesse della lente, cioè al centro nelle lenti positive e ai bordi nelle lenti negative, colorandole di più.
Perciò il colore della lente non è uniforme, ma di intensità diverse a seconda della gradazione e delle zone.
Per risolvere questo problema si usano delle placche fotocromatiche che vengono poste sulla lente chiara.
Le placche, essendo sottili, hanno un colore uniforme, perciò si evita di avere una lente con colori diversi dal centro al bordo. Queste lenti esistono di vari indici di rifrazione.
Le lenti fotocromatiche organiche
La sostanza fotocromatica usata nelle lenti organiche è una molecola chiamata ISN.
Il processo per rendere fotocromatica una lente organica è la laccatura, cioè si immerge la lente un una lacca fotocromatica ad alta temperatura.
Sulla lente si forma una pellicola fotocromatica che si scurisce o schiarisce a seconda delle condizioni di luce.
In questo modo il fotocromatismo è uniforme su tutta la superficie della lente e non ci sono zone di colore diverso da altre.
Ci sono diversi indici di rifrazione disponibili, da scegliere in base al potere diottrico della lente e ai parametri della montatura.
I colori disponibili
Le lenti fotocromatiche di solito sono disponibili in tre colori, il grigio, il marrone e il verde. Questi sono i colori classici.
A parità di scurimento il grigio abbatte di più la luminosità e riduce il fastidio della luce intensa, il marrone dà un’ immagine più luminosa e aumenta il contrasto, il verde è una via di mezzo tra gli altri due colori.
Ci sono poi delle lenti fotocromatiche create per diventare scure anche in macchina e risolvere un limite del fotocromatismo, cioè non scurire all’ interno dell’ auto.
Consideriamo che il grado di scurimento raggiunto in automobile da queste lenti è comunque più basso che all’ esterno.
Queste lenti raggiungono dei livelli di intensità dei colori ancora più elevati.
Di recente sono uscite sul mercato anche le lenti fotocromatiche specchiate, che hanno una specchiatura quasi invisibile nella fase chiara, mentre diventa forte e accentuata nella fase scura.
Sono lenti nate per chi cerca l’ estetica della specchiatura, che ora non è più solo sugli occhiali da sole classici ma si può avere anche sulle nuove fotocromatiche.
Queste tre categorie di lenti sono raccolte nella famiglia Sensity di Hoya.
I trattamenti applicabili sulle lenti fotocromatiche
Ci sono alcuni trattamenti che si possono applicare su di una lente fotocromatica. Uno di questi è il trattamento indurente, che rende la lente più resistente ai graffi.
Attenzione, non è un antigraffio (un antigraffio vero e proprio non esiste), ma riduce le possibili rigature.
Un altro trattamento è l’ antiriflesso, che elimina le immagini riflesse sulla lente e rendendola più limpida, di conseguenza anche la visione è migliore.
Esistono diversi antiriflessi da quelli più semplici ai più completi. Un trattamento eccellente è il LongLife di Hoya.
Ci sono poi due trattamenti specifici, uno contro la luce blu emessa dagli schermi digitali, utilissimo per chi lavora al computer, e uno contro i raggi UV, ideale per chi passa molto tempo all’ aperto.
Come esempio possiamo citare i trattamenti Blue Control e UV Control di Hoya.
Vantaggi e svantaggi delle lenti fotocromatiche
Un vantaggio indubbio delle lenti fotocromatiche consiste nell’ avere insieme l’ occhiale da vista e quello da sole.
Gli ultimi tipi di queste lenti passano velocemente da una fase all’ altra, diventando scure e chiare in poco tempo.
Un occhiale fotocromatico consente una vita dinamica tutto il giorno.
L’ unica situazione in cui la lente fotocromatica non eccelle è alla guida, perché l’ ultravioletto assorbito dal parabrezza dell’ auto impedisce alla lente di scurirsi in modo deciso.
Questo “difetto” può diventare un pregio nelle gallerie, poiché se la lente diventasse scura impedirebbe di vedere bene, rendendo la guida pericolosa.
Ultimamente alcune aziende hanno sviluppato delle lenti fotocromatiche che reagiscono anche alla luce visibile e non solo ai raggi ultravioletti.
Queste nuove lenti sono più scure delle fotocromatiche tradizionali, inoltre scuriscono anche in auto e negli ambienti chiusi ma molto luminosi.
In ogni caso, anche questo tipo di lente fotocromatica in macchina non sarà mai scura come all’ aperto. Si colora ma l’ assorbimento luminoso resta medio-basso.
A chi consigliare le lenti fotocromatiche
Le lenti fotocromatiche sono consigliate a coloro che svolgono una vita dinamica e vogliono evitare il disturbo di cambiare in continuo l’ occhiale da vista con quello da sole.
Possono svolgere tutte le loro attività all’ aperto e al chiuso, di giorno e di notte con un solo paio di occhiali. Sono indicate anche per le persone particolarmente sensibili alla luce solare.
Costo delle lenti fotocromatiche
Come per le lenti chiare, il prezzo di una lente fotocromatica dipende dal materiale e dal trattamento applicato, ma è sempre più alto della lente tradizionale equivalente.
Diciamo che a parità di materiale e di antiriflesso la lente fotocromatica costa di più.
Questo perché la lente è arricchita dalle sostanze che producono il fotocromatismo, perciò è come avere due occhiali in uno, quello da vista e quello da sole, di conseguenza i benefici offerti sono maggiori.