Cos’ è la schiascopia
La schiascopia è una tecnica di refrazione oggettiva che serve per determinare la correzione ottica dell’ occhio. Parliamo di quella statica, svolta senza l’ accomodazione del soggetto esaminato, in cui misuriamo la gradazione per lontano.
Si esegue con lo schiascopio, uno strumento che emette un fascio di luce e si studia il comportamento del riflesso luminoso prodotto dall’ occhio.
Con questa tecnica trovo una base di partenza oggettiva su cui svolgerò la refrazione soggettiva, inoltre posso valutare la trasparenza dell’ occhio osservando il riflesso.
Durante la schiascopia non devi accomodare perché l’ accomodazione falsa il risultato dell’ esame. Per questa ragione ti chiediamo di fissare un punto lontano, una mira distante da te 5 o 6 metri.
Come è fatto uno schiascopio
Lo schiascopio è lo strumento che usiamo per svolgere la schiascopia nell’ esame optometrico e ci fornisce la tua refrazione oculare oggettiva.
Ora ti spiego come è fatto. È composto da una lente condensatrice, da una sorgente luminosa (lampadina) e da uno specchio ed è uno strumento auto illuminante, perché la luce necessaria ad eseguire la schiascopia proviene dallo strumento stesso.
Il manico mi consente di impugnare lo schiascopio e muovere il fascio di luce prodotto dalla lampadina sul tuo occhio, per studiare il movimento del riflesso prodotto.
Possiamo dire che “spazzolo” l’ occhio con il fascio di luce.

I 2 tipi di schiascopio
Esistono 2 tipi di schiascopio, quello a striscia e quello a spot, e la differenza sta nel fascio di luce proiettato.
Lo schiascopio a striscia emette un fascio di luce sottoforma di linea luminosa che può essere ruotata intorno all’ asse dello strumento, mentre quello a spot emette un fascio di luce circolare e uniforme.
Entrambi i modelli di schiascopio funzionano bene e permettono di svolgere una schiascopia corretta, ma la preferenza tra i 2 tipi è soggetiva.
Chi preferisce quello a striscia sostiene che si evidenziano meglio i meridiani principali dell’ astigmatismo, chi preferisce lo schiascopio a spot ritiene che sia più veloce e comodo perché non si deve ruotare l’ orientamento del fascio di luce.
Nelle foto qua sotto, il nostro schiascopio a striscia.


Svolgimento della schiascopia
Prima di tutto i tuoi occhi, entrambi aperti, devono essere all’ altezza dei miei. Devi guardare una lettera che corrisponde a 2/10 di acuità visiva da lontano, in condizioni di luce bassa.
La schiascopia si esegue un occhio alla volta. Io sono a 66 centimetri da te e ti metto davanti all’ occhio esaminato una lente di sfera +1,50 diottrie.
Questa è la lente di neutralizzazione e mi serve per svolgere l’ esame. Con lo schiascopio proietto il fascio di luce all’ interno dell’ occhio, quindi osservo il movimento del riflesso luminoso.
Se il riflesso segue il fascio di luce, il movimento è concorde e abbiamo l’ ipermetropia. Se il riflesso si muove all’ opposto del fascio di luce, il movimento è discorde e abbiamo la miopia.
Nel caso di un movimento concorde, quindi se sei ipermetrope, aggiungerò delle lenti sferiche positive. Nel caso di un movimento discorde, quindi se sei miope, aggiungerò delle lenti sferiche negative.
Procedo così fino ad ottenere il punto neutro cioè la condizione di emmetropia.
Il punto neutro si riconosce perché il riflesso è molto luminoso e stabile, infatti sparisce ogni tipo di movimento.
Raggiunto il punto neutro tolgo la lente di sfera +1,50 diottrie messa a inizio esame e la correzione rimasta rappresenta il risultato della schiascopia, cioè la tua refrazione oggettiva in visione da lontano.
Se sei astigmatico esamino i meridiani principali del tuo occhio muovendo il fascio di luce su di essi e li correggo con delle lenti cilindriche, prima uno poi l’ altro.


Verifica del punto neutro
Vediamo ora le due procedure per verificare se il punto neutro è stato trovato correttamente.
Nella prima avvicino e allontano lo schiascopio dal soggetto, trovando un movimento concorde nel primo caso e uno discorde nel secondo.
Nella seconda pongo davanti all’ occhio esaminato una lente di +0,25 che deve produrre un movimento discorde e poi una lente di -0,25 che deve dare un movimento concorde.
Se questo avviene il punto neutro trovato è esatto.
Considerazioni sulla schiascopia
Considero la schiascopia come un metodo valido per stabilire la gradazione oggettiva dei tuoi occhi e per avere un’ idea della trasparenza oculare.
Il suo scopo è darmi una base di partenza per la successiva refrazione soggettiva e non di stabilire subito la correzione esatta dell’ occhio.