Cos’ è l’ astigmatismo
Quante volte nella vita hai sentito il termine astigmatismo, senza conoscere bene il suo significato? Immagino tante! Vediamo di fare chiarezza.
L’ astigmatismo è una ametropia, cioè un difetto refrattivo dell’ occhio, che insorge quando la cornea non ha una curvatura sferica uniforme e non converge la luce in un punto focale.
La cornea astigmatica ha due meridiani principali perpendicolari tra loro, uno più curvo e più potente e l’ altro meno curvo e potente, che originano due linee focali.
La distanza tra le due focali si chiama conoide di Sturm.
La messa a fuoco sulla retina è distorta e l’ individuo vede offuscato sia per lontano che per vicino. Ovviamente la qualità della visione e l’ acuità visiva dipendono dall’ entità dell’ astigmatismo.

Come si manifesta l’ astigmatismo
L’ astigmatismo si manifesta con una visione sfuocata e distorta sia quando guardi da lontano, ad esempio alla guida, sia quando leggi o lavori al computer.
È fastidioso perché l’ occhio non può compensarlo da solo. Quando lamenti questi sintomi possiamo riconoscere un astigmatismo. Gli occhi astigmatici non corretti ti causano mal di testa e stanchezza visiva.
Misurare e verificare l’ astigmatismo
L’ astigmatismo si misura in modo oggettivo con la schiascopia o con l’ autorefrattometro o in modo soggettivo con alcuni test come i cilindri crociati o il quadrante per astigmatici, con l’ occhiale di prova indossato.
I test soggettivi servono anche per verificare il valore astigmatico ottenuto da quelli oggettivi.
L’ astigmatismo basso
Di solito l’ astigmatismo è più fastidioso della miopia o dell’ ipermetropia perché fa vedere male sempre.
Tuttavia un soggetto poco astigmatico ha una visione accettabile e non è obbligato a portare gli occhiali tranne che in situazioni particolari, come alla guida, di notte o magari alla televisione per leggere i sottotitoli.
Se l’ astigmatismo basso è associato ad una miopia o ad una ipermetropia alta a volte non si corregge nemmeno, o si risolve con un equivalente sferico, cioè si aggiunge metà del potere astigmatico al valore dell’ altra ametropia.
Questo vale anche per le lenti a contatto. Viceversa, se entrambe le ametropie sono basse, l’ astigmatismo si corregge sempre.
Come si “cura” l’ astigmatismo basso
Innanzitutto l’ astigmatismo non è una malattia, quindi “curare” non è il termine esatto. Si corregge con le lenti sferotoriche che esistono sia positive che negative.
Queste lenti riportano a fuoco le due linee focali sulla fovea retinica in un punto di convergenza. Per un astigmatismo basso si usano lenti con un basso indice di rifrazione del materiale, poiché lo spessore e il peso sono contenuti.
Le lenti sono di vetro o di materiale organico. Vanno bene sia le montature di metallo che quelle di plastica, di qualsiasi forma e dimensione e si usano senza problemi anche i nylor e i glasant.
Per questi ultimi due tipi di montature non possiamo usare le lenti di vetro e magari evitare anche il materiale organico CR39 indice 1,50.
L’ ideale è usare un PNX 1,53, che assottiglia la lente senza bisogno di alti indici ed è resistentissimo agli urti.
Le lenti a contatto toriche partono da un valore minimo di 0,75 diottrie di astigmatismo, quindi per valori inferiori si usano le lenti sferiche senza compromettere l’ acuità visiva. Sono lenti morbide giornaliere o mensili.
A volte si decide di non correggere nemmeno lo 0,75 se l’ acuità visiva non cambia molto, soprattutto se è associato ad un’ altra ametropia elevata.
Se le eventuali miopie o ipermetropie sono basse allora si compensa anche lo 0,75 astigmatico.
L’ intervento chirurgico al laser, di competenza esclusiva del medico oculista, elimina l’ astigmatismo.
È compito dell’ oculista stabilire l’ operazione e occuparsi degli esami precedenti e successivi al trattamento laser.