Cosa significa ipermetropia
L’ ipermetropia è un difetto visivo per cui l’ occhio vede bene da lontano e male e con fatica da vicino. Viene considerata come l’ opposto della miopia.
Le immagini prodotte da un occhio ipermetrope vanno a fuoco dopo la retina, a causa della gradazione oculare insufficiente o della minore lunghezza del bulbo.
Sulla retina si crea un disco di confusione. Se l’ ipermetropia è bassa, l’ occhio la può compensare con l’ accomodazione del cristallino.
L’ accomodazione è un aumento del potere oculare che serve per vedere da vicino, ma gli individui ipermetropi la usano per lontano, perciò aumentano ancora di più lo sforzo quando guardano da vicino e la visione si offusca.

Quando insorge l’ ipermetropia
L’ ipermetropia insorge ad ogni età, dall’ infanzia all’ età adulta, anche se è facile che compaia durante l’ adolescenza perché è il momento del cambiamento fisico maggiore.
Ce ne accorgiamo quando le immagini da lontano sono nitide ma ci stanchiamo e sfuochiamo da vicino. I suoi effetti si sentono soprattutto alla sera ed è facile che venga mal di testa a causa dello sforzo accomodativo continuo.
L’ ipermetropia alta
Un’ ipermetropia alta crea molti disturbi sia da lontano che da vicino, perché l’ occhio deve accomodare molto per mettere a fuoco ed è molto più fastidiosa di una latente.
Questo continuo sforzo accomodativo fa sfuocare in continuo le immagini e già dopo poco tempo il soggetto ipermetrope lamenta mal di testa e una fatica visiva insopportabile.
Se quando guarda da lontano fatica molto, la visione da vicino è quasi impossibile. Questo è molto limitante in ogni situazione e nella vita di tutti i giorni, perché non si può guidare, andare al cinema, praticare sport, ne tantomeno leggere o lavorare al computer.
Con l’ ipermetropia alta diventa indispensabile una correzione ottica.
Misurare e correggere un’ ipermetropia alta
La misura dell’ occhio ipermetrope si svolge con lo schiascopio e con l’ auto refrattometro nell’ esame oggettivo e misurando l’ acuità visiva con l’ occhiale e le lenti di prova nell’ esame soggettivo.
Per correggere l’ ipermetropia servono gli occhiali con le lenti sferiche positive, che portano a fuoco la luce sulla retina, convergendola in un punto. Se l’ occhio è anche astigmatico si usano le lenti sferocilindriche o sferotoriche.
Quando c’ è un’ ipermetropia alta servono lenti di materiale ad alto indice di rifrazione e montature con parametri regolari, per limitare il più possibile il peso e lo spessore.
Scegliamo le lenti monofocali quando dobbiamo eliminare solo l’ ametropia per lontano, se invece bisogna compensare anche la presbiopia servono le lenti bifocali o quelle progressive.
Una soluzione ottima per risolvere i problemi dell’ ipermetropia sono le lenti a contatto, consigliate a coloro che praticano sport di movimento, come il tennis e il calcio o il nuoto, o per coloro che non vogliono indossare l’ occhiale per gusti estetici.
Le lenti a contatto, che in questo caso sono sferiche, offrono una qualità visiva pari o migliore rispetto agli occhiali, inoltre eliminano il problema delle aberrazioni, dello spessore e del peso della lente da occhiale. Si dividono in base alla durata, al tipo e ai materiali.
Intervento di chirurgia refrattiva
Per valori ipermetropici molto elevati si considera l’ intervento chirurgico eseguito col laser, che è di competenza esclusiva del medico oculista così come tutti gli esami di controllo precedenti e successivi all’ operazione.
Il laser si fa quando l’ ipermetropia si è stabilizzata e non aumenta più e si può fare una volta sola, massimo due, in base allo spessore corneale.