La refrazione binoculare
La refrazione binoculare è una tecnica di misurazione della vista in cui entrambi gli occhi sono aperti. Rispetto a quella monoculare, in cui si esamina un occhio per volta, la refrazione binoculare presenta alcuni vantaggi.
Il controllo della vista si svolge nella condizione più simile alla visione naturale quotidiana, cioè con i due occhi aperti, e non ci sono possibili variazioni dell’ accomodazione a causa dell’ occlusione di un occhio che potrebbero falsare l’ esame visivo.
Inoltre, non si verifica la midriasi della pupilla, non si interrompe il legame tra l’ accomodazione e la convergenza e abbiamo una precisione maggiore dell’ asse del cilindro correttore nel caso di una cicloforia. Durante l’ esame refrattivo binoculare, il soggetto ha un comfort maggiore.
Le difficoltà di svolgere la refrazione binoculare emergono quando il soggetto ha una dominanza oculare marcata, quando ha una ambliopia e quando sopprime un occhio. Negli ultimi due casi la normale visione binoculare è compromessa.
Cos’ è il test bicromatico binoculare
Il test bicromatico binoculare, che si esegue alla fine dell’ esame refrattivo binoculare, serve per rifinire la gradazione ottica sferica delle lenti correttive e per bilanciare l’ accomodazione dei due occhi.
Per eseguirlo il soggetto deve guardare attraverso dei filtri polarizzati. Il test si svolge in visione binoculare e il soggetto guarda una mira formata da quattro rombi, due rossi e due verdi, ognuno con un numero all’ interno. La mira è circondata da un cerchio bianco che serve come stimolo fusionale.
Ogni occhio vede un rombo rosso e uno verde, quindi ogni occhio vede solo una delle due coppie di rombi rosso verdi, mentre il cerchio bianco è visto da entrambi gli occhi. Si differenzia dal bicromatico monoculare, che viene eseguito su un occhio alla volta e rifinisce solo il potere sferico.

Bicromatico binoculare per rifinire la sfera
Per rifinire il potere sferico della correzione ottica ci concentriamo sulla coppia di rombi vista da un occhio chiedendo al soggetto se vede meglio quello rosso o quello verde.
In base alla risposta aggiungiamo modifichiamo la gradazione ottica dell’ occhio, aggiungendo del negativo se preferisce il rosso e del positivo se preferisce il verde. Ripetiamo la procedura sull’ altro occhio considerando l’ altra coppia di rombi.
L’ obiettivo è l’ uguaglianza tra i due colori, se non avviene manteniamo una preferenza rossa per l’ occhio miope e una verde per quello ipermetrope. Durante il test il soggetto vede comunque tutti i quattro rombi, perché entrambi gli occhi sono aperti.
Bicromatico binoculare per bilanciare l’ accomodazione
Lo stesso test ci permette anche di bilanciare l’ accomodazione. Aggiungiamo una sfera di +0,50 su entrambi gli occhi per inibire l’ accomodazione, ma in questo caso il soggetto deve confrontare le due coppie di rombi rosso-verdi, quella vista dall’ occhio destro e quella vista dall’ occhio sinistro, e riferire quella che vede meglio.
A questo punto peggioriamo la nitidezza della coppia vista meglio per renderla uguale all’ altra, aggiungendo del potere positivo sull’ occhio corrispondente. Durante il test la visione binoculare è mantenuta dallo stimolo fusionale dato dal cerchio bianco, a differenza del bilanciamento con i prismi che si svolge in visione bi-oculare.
Conclusioni
Con il bicromatico binoculare possiamo rifinire la correzione sferica e bilanciare l’ accomodazione utilizzando un solo test. Si tratta di un esame semplice ed intuitivo anche per il soggetto, quindi è facile da proporre ed è altrettanto semplice capire le risposte che ci vengono date.
Inoltre non prevede l’ uso dei prismi, come nel caso del bilanciamento monoculare, che in alcuni casi non sono ben tollerati dal soggetto. Il test bicromatico binoculare è un test sempre utile, anche per la scelta della prima coppia delle lenti a contatto multifocali.