La presbiopia
Intorno ai 42 anni, il cristallino dell’ occhio perde la capacità di accomodare, cioè di curvarsi per mettere a fuoco a distanza ravvicinata.
La perdita dell’ accomodazione provoca una difficoltà nella lettura e nella visione da vicino in generale.
Più il potere accomodativo cala, più la difficoltà visiva aumenta. Questo processo fisiologico si chiama presbiopia, insorge intorno ai 43 anni ed avanza col tempo fino a stabilizzarsi intorno ai 60-65 anni.
Non c’ è un’ età precisa uguale per tutti, come non è uguale la velocità di progressione della presbiopia.
La presbiopia va compensata con l’ uso degli occhiali per vicino, che forniscono il potere ottico necessario per vedere bene da vicino.
Per questo motivo i presbiti usano gli occhiali da lettura. La presbiopia non è un’ ametropia, come invece lo sono la miopia, l’ ipermetropia e l’ astigmatismo, ma come detto prima si tratta di un processo fisiologico dell’ occhio.

Le nuove esigenze visive dei presbiti
Un tempo l’ unica esigenza visiva da vicino era la lettura. Per questo motivo era sufficiente un occhiale monofocale per vicino che consentisse di leggere bene.
Con l’ avvento dei dispositivi digitali, le esigenze visive sono cambiate, perciò le lenti monofocali per leggere sono diventate insufficienti.
Oggi i nostri occhi cambiano continuamente la distanza di messa a fuoco e chi lavora in ufficio passa in continuo dal vicino alla visione intermedia del computer.
Per questo motivo gli occhi sono stressati in continuo e faticano molto a mettere a fuoco le distanze di visione diverse.
Un semplice occhiale per leggere spesso non funziona bene per vedere lo schermo del computer, quindi il soggetto è costretto a metterlo e toglierlo parecchie volte a seconda del punto in cui deve guardare.
Per semplificare la vita e migliorare il comfort e la visione sono nate delle nuove lenti.
Le lenti consigliate per il presbite attivo
Vediamo quali lenti risolvono al meglio i problemi dei presbiti moderni.
Si ottengono ottimi risultati con le lenti da ufficio, chiamate anche progressive da interno, che consentono una visione nitida dalla distanza di lettura fino allo schermo del computer, oppure, a seconda dei tipi, fino allo spazio interno di una stanza, quindi intorno ai 3 o 4 metri.
Alcune di queste lenti, quelle più moderne e avanzate, sono personalizzate su molti parametri individuali e della montatura su cui vengono montate.
Grazie alla lavorazione freeform è possibile raggiungere un livello molto alto di personalizzazione, costruendo una lente individualizzata sulle esigenze del portatore.
Con le lenti da ufficio possiamo svolgere tutte le attività a distanza vicina e intermedia, mentre non sono idonee per vedere da lontano o per guidare.
Tra questi tipi di lenti citiamo le Supereader e le Workstyle di Hoya. Se il soggetto presbite è anche ametrope per lontano, le lenti a supporto accomodativo sono una valida soluzione per rilassare gli occhi nella visione per vicino, a patto che la presbiopia sia bassa. Un esempio è la lente Sync di Hoya.
Se la presbiopia è alta, sempre con l’ ametropia per lontano, allora sceglieremo le lenti progressive e in questo avremo un occhiale solo da usare sempre per tutte le distanze di visione.
Poiché per il presbite moderno si presuppone l’ utilizzo del computer, consigliamo di fare un trattamento antiriflesso sulle lenti o, meglio ancora, un trattamento contro la luce blu che viene emessa dagli schermi digitali. Un esempio sono i trattamenti LongLife e Blue Control di Hoya.

Chi è il presbite moderno e a chi proporre queste lenti
Il presbite moderno è colui che necessita di una visione dinamica molto spesso, ma che accomoda con difficoltà, quindi dai 44 anni in su circa.
Un impiegato di ufficio che lavora sui documenti scritti e al computer e che deve vedere la tastiera e lo schermo è un esempio di presbite moderno.
Anche una professoressa che guarda un libro sulla cattedra ma deve vedere anche la classe ha bisogno di questo tipo di lenti per non dover togliere e mettere l’ occhiale da lettura, oppure sostituire quello da vicino con quello da lontano in continuo.
Un libero professionista nel suo ufficio è un’ altro esempio di presbite moderno.
Conclusioni
Le lenti di cui abbiamo parlato nascono per svolgere più attività insieme, quindi sono lenti dinamiche per coloro che per lavoro o per svago cambiano continuamente la distanza di messa a fuoco.
Così come sono cambiate le esigenze visive delle persone, allo stesso modo le lenti si sono evolute per venire incontro alle necessità personali e migliorare la qualità del lavoro e della vita.