Introduzione all’ astigmatismo
L’ astigmatismo è un’ ametropia che deriva da una curvatura non uniforme della cornea, la quale ha un potere diottrico diverso lungo i suoi meridiani.
Quando parliamo di curvatura non uniforme della cornea, ci riferiamo al difetto refrattivo e non ad eventuali patologie, che non sono di nostra competenza ma solo del medico oculista.
Possiamo definire astigmatica una cornea con curvature e poteri diversi nei suoi meridiani, mentre si definisce astigmatismo la differenza tra la gradazione minima e quella massima della cornea.
Un occhio astigmatico ha problemi di messa a fuoco a tutte le distanze, le immagini risultano sempre sfuocate e la visione è disturbata.
Ciò avviene perché la luce non è messa a fuoco in un punto di convergenza sulla retina, ma si formano due linee focali separate e perpendicolari tra loro.
Astigmatismo misto
Abbiamo l’ astigmatismo misto quando una focale astigmatica si trova prima della retina e l’ altra va a fuoco dopo di essa.
Questa condizione si verifica quando il valore assoluto dell’ astigmatismo supera quello dell’ altra ametropia presente sia essa una miopia o un’ ipermetropia.
Un astigmatismo misto non corretto è molto fastidioso poiché il sistema visivo non è mai in equilibrio ed è costretto ad accomodare e disaccomodare in continuo, senza ottenere mai una visone nitida, definita e confortevole.
Di conseguenza il soggetto lamenta la stanchezza oculare, l’ affaticamento visivo e il mal di testa soprattutto a fine giornata, inoltre l’ acuità visiva non è mai ottimale.
L’ astigmatismo misto crea problemi sia nella visione da lontano sia in quella da vicino e questo disturba il soggetto astigmatico quando guida, quando pratica sport, quando legge o studia, al computer e in generale in tutte le sue attività.
Di giorno un occhio con un astigmatismo misto di lieve entità avverte qualche fastidio, ma ha una visione accettabile a meno che non deve focalizzarsi su dei dettagli, mentre di sera e al buio anche un piccolo astigmatismo misto diventa problematico.
Questo perché mentre di giorno la miosi della pupilla facilita la messa a fuoco, di sera la midriasi pupillare aumenta lo sfuocamento delle immagini.
Un astigmatismo misto elevato ha sempre bisogno di una correzione, altrimenti non si avrà mai una visione nitida.

Misurare l’ astigmatismo misto
L’ astigmatismo misto si misura con la refrazione oggettiva e soggettiva.
Si parte dalla refrazione oggettiva, eseguita con la schiascopia o con l’ autorefrattometro, che serve a trovare il potere diottrico dell’ occhio astigmatico.
Una volta stabilita la gradazione oculare si esegue la refrazione soggettiva eseguita con l’ occhiale e le lenti di prova, i cilindri crociati e vari test visivi, fino ad ottenere la correzione preferita dal soggetto astigmatico, quella che lo fa vedere meglio e non gli affatica la vista.
La refrazione soggettiva è molto importante perché permette all’ individuo di provare la correzione ottica e di esprimere eventuali fastidi, fino ad arrivare alla soluzione compensativa migliore.

Correggere l’ astigmatismo misto
L’ astigmatismo misto si risolve con le lenti sferocilindriche o sferotoriche, che trasformano le due linee focali in un immagine puntiforme posta sulla retina.
La lente sferotorica può essere monofocale per lontano, monofocale per vicino, bifocale, oppure multifocale cioè una lente progressiva per vedere bene a tutte le distanze.
Le scelte riguardo al materiale della lente, all’ indice di rifrazione e alla forma, alla dimensione e ai parametri della montatura dipendono dal valore astigmatico.
Se questo valore è alto scegliamo lenti con indici rifrattivi elevati e montature di forme regolari e non troppo grandi, mentre se il valore è basso preferiamo un materiale di basso indice di rifrazione e non ci sono problemi nella scelta della montatura.
Il nostro obiettivo è fornire la soluzione migliore per quanto riguarda la leggerezza e lo spessore delle lenti.
L’ occhiale astigmatico può essere anche antiriflesso, fotocromatico o da sole, a seconda delle vostre esigenze e preferenze!
Questo tipo di astigmatismo si può correggere anche con le lenti a contatto, che in questo caso sono toriche e le abbiamo rigide o morbide in base al tipo, oppure giornaliere, quindicinali, mensili o annuali in base alla frequenza di ricambio. Ci sono vari materiali disponibili.
Esse correggono molto bene l’ ametropia e garantiscono una vista chiara e un campo visivo totale, con meno aberrazioni ottiche rispetto alle lenti oftalmiche.
Correggere l’ astigmatismo misto è quasi un obbligo, visto che il soggetto non vede bene ne da lontano ne da vicino, inoltre lo sforzo continuo per mettere a fuoco provoca mal di testa e stanchezza visiva.
Un ulteriore metodo per risolvere il problema è l’ intervento chirurgico con il laser, che è di competenza esclusiva del medico oculista.
L’ oculista si occupa dell’ operazione e di tutti gli esami e i controlli precedenti e successivi all’ intervento.
